VILLA LA VALLEE
Passando per Via San Giorgio, a Castagnola, vide alla cancellata della Villa La Vallee di Castagnola il cartello “Vendesi”.
Villa e terreno gli piacquero subito ma, date le difficoltà di ottenere il permesso d’acquisto, prima di definitivamente acquistare, volle aver la certezza di poter non solo comperare, ma anche fare i necessari lavori d’ampliamento e restauro.
Incaricò dei progetti lo studio dell’Arch. Marazzi. L’atto d’acquisto fu rogato dal notaio F. Masoni il 10 dicembre del 1976: il dott. Pica-Alfieri volle giustamente che il capitale occorrente, accanto all’assunzione delle ipoteche che gravavano l’immobile, venisse trasferito in Svizzera nel pieno rispetto delle leggi svizzere e italiane.
IL RESTAURO
Al restauro, il dott. Pica Alfieri dedicò anni.
Ciò valse anche per l’ampliamento e l’arredamento della Villa e la sistemazione del giardino con fiori, alberi e anche piante rare: il giardino fu disegnato e sistemato dall’arch. Porcinai, allora uno dei più noti architetti italiani degli esterni.
I lavori di restauro passarono attraverso diversi architetti e impresari, cui il dott. Pica Alfieri richiese la massima cura e qualità: con il risultato che il costo di liquidazione assommò a ben quattro volte quello d’acquisto!
Il dott. Pica Alfieri allevava, in tre serre, preziose orchidee esotiche, che gli fornivano giardinieri specializzati francesi. Le serre furono oggetto di esplosioni dolose: il proprietario fu grato alla polizia ticinese che riuscì a identificarne gli autori.
Certo, con la presenza sua e della moglie e con gli investimenti effettuati, la Villa era diventata un’altra, impreziosita all’interno da un’opera scultorea raffinata di marmo colorato e da un camino medievale, all’esterno da un antico pozzo e da un enorme oggetto monumentale in pietra, la cui originaria destinazione non poté venir chiarita.